TH Tacheles Berlin- Comune di Padova
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padova-berlin
col patrocinio di
Evento in collaborazione con il Comune di Padova, il Kunsthaus Tacheles ed Emerson Gallery di Berlino.
La mostra unisce le opere di sei artisti che lavorano in territorio padovano e altrettanti artisti che lavorano in territorio berlinese. Dieci pittori e due scultori.
Lavori sciolti, liberi, mescolati.
Nessuna suddivisione, nessuna didascalia ad “etichettare” le opere.
L'esposizione vuole indurre il pubblico a ragionare sulle differenze, sulle somiglianze, su ciò che caratterizza il lavoro individuale e su ciò che lo rende tendente ad uno scopo comune.
C=K mescola stili pittorici e scultorei differenti ed originali e sviluppa tematiche concettuali contemporanee pur mantenendo un forte legame con la tradizione.
Ma cos’è oggi la tradizione per un artista? Da cosa si sente stimolato e da dove trae le sue origini? In questa esposizione potremo veramente parlare di artisti italiani e tedeschi, orientali e occidentali? Sarà compito dell’osservatore dare le dovute risposte.
Eine Veranstaltung in Zusammenarbeit mit Comune di Padova, Kunsthaus Tacheles und Emerson Gallery in Berlin.
Die Ausstellung vereinigt die Werke von zwölf Künstlern, zehn Malern und zwei Bildhauern: sechs von den Künstlern leben und arbeiten in Padua, sechs in Berlin.
Die Werke sind nicht in Gruppen unterteilt und mit keinen Bildunterschriften versehen.
Die Ausstellung will das Publikum dazu bringen, über Unterschiede und Ähnlichkeiten nachzudenken, sowie individuelle Eigenschaften und gemeinsame Ziele herauszuarbeiten.
C=K bringt verschiedene originelle Mal- und Bildhauertechniken zusammen. Damit werden zeitgenössische konzeptuelle Thematiken entwickelt, die Verbindung mit der Tradition wird aber gleichzeitig aufrechterhalten.
Was ist aber heutzutage Tradition für einen Künstler? Was regt seine Phantasie an und worin hat er seinen Ursprung? Wird man in Bezug auf diese Ausstellung von deutschen und italienischen, von abendländischen und morgenländischen Künstlern sprechen können?
Es wird die Aufgabe des Betrachters sein, eine entsprechende Antwort zu finden.
Padova è la città, è il luogo, è il contenitore.
Padova è Padova come Padova non è Padova.
Padova non è Padova. Non una meta, non un centro, non un polo d’attrazione ma un’inevitabile e casuale spazio in cui si accumulano nuclei distinti di personalità artistiche non amalgamabili per intento ma accomunabili per tensione.
Tensione creativa, produttiva, vitale: artistica.
Spazio relativamente neutro. Cellula provinciale di tessuto provinciale per nazionalità.
Tessuto che, per reazione contraria alla sua stessa natura di “provincia”, genera interesse e rivoluzione, che spinge verso la ricerca di un’identità polimorfa che trova il suo senso nell’amalgama dei diversi e dei contrari.
Territorio sismico che ribolle, sotto la crosta, di orgogliosa memoria rinascimentale, identità magmatica che non si abbandona a rimpianto e rassegnazione, ma che cerca e crea spaccature in superficie per poter affiorare e irrompere.
Ma Padova è Padova. È il luogo d’origine, la radice, la stazione d’arrivo da cui partire, l’inconsapevole teatro d’incontri e scontri, il denominatore comune.
Berlino è Berlino.
Berlino oggi è il nucleo pulsante dell’arte contemporanea in Europa.
Il crogiuolo dove si fondono interculturalità e collaborazione.
Città ancora curiosa ed accogliente che non vincola il lavoro degli artisti con sterili pretese da “mainstream” ma che è capace di cogliere, valorizzandola, l’originalità del pensiero individuale offrendosi come spazio libero d’incontro e dibattito.
Berlino è una meta feconda, il luogo-spazio poetico, terreno neutro relativo che incoraggia e sostiene la sperimentazione.
La mostra unisce le opere di sei artisti che lavorano in territorio padovano e altrettanti artisti che lavorano in territorio berlinese. Dieci pittori e due scultori.
Lavori sciolti, liberi, mescolati.
Nessuna suddivisione, nessuna didascalia ad “etichettare” le opere.
L'esposizione vuole indurre il pubblico a ragionare sulle differenze, sulle somiglianze, su ciò che caratterizza il lavoro individuale e su ciò che lo rende tendente ad uno scopo comune.
C=K mescola stili pittorici e scultorei differenti ed originali e sviluppa tematiche concettuali contemporanee pur mantenendo un forte legame con la tradizione.
Ma cos’è oggi la tradizione per un artista? Da cosa si sente stimolato e da dove trae le sue origini? In questa esposizione potremo veramente parlare di artisti italiani e tedeschi, orientali e occidentali? Sarà compito dell’osservatore dare le dovute risposte.
Eine Veranstaltung in Zusammenarbeit mit Comune di Padova, Kunsthaus Tacheles und Emerson Gallery in Berlin.
Die Ausstellung vereinigt die Werke von zwölf Künstlern, zehn Malern und zwei Bildhauern: sechs von den Künstlern leben und arbeiten in Padua, sechs in Berlin.
Die Werke sind nicht in Gruppen unterteilt und mit keinen Bildunterschriften versehen.
Die Ausstellung will das Publikum dazu bringen, über Unterschiede und Ähnlichkeiten nachzudenken, sowie individuelle Eigenschaften und gemeinsame Ziele herauszuarbeiten.
C=K bringt verschiedene originelle Mal- und Bildhauertechniken zusammen. Damit werden zeitgenössische konzeptuelle Thematiken entwickelt, die Verbindung mit der Tradition wird aber gleichzeitig aufrechterhalten.
Was ist aber heutzutage Tradition für einen Künstler? Was regt seine Phantasie an und worin hat er seinen Ursprung? Wird man in Bezug auf diese Ausstellung von deutschen und italienischen, von abendländischen und morgenländischen Künstlern sprechen können?
Es wird die Aufgabe des Betrachters sein, eine entsprechende Antwort zu finden.
Padova è la città, è il luogo, è il contenitore.
Padova è Padova come Padova non è Padova.
Padova non è Padova. Non una meta, non un centro, non un polo d’attrazione ma un’inevitabile e casuale spazio in cui si accumulano nuclei distinti di personalità artistiche non amalgamabili per intento ma accomunabili per tensione.
Tensione creativa, produttiva, vitale: artistica.
Spazio relativamente neutro. Cellula provinciale di tessuto provinciale per nazionalità.
Tessuto che, per reazione contraria alla sua stessa natura di “provincia”, genera interesse e rivoluzione, che spinge verso la ricerca di un’identità polimorfa che trova il suo senso nell’amalgama dei diversi e dei contrari.
Territorio sismico che ribolle, sotto la crosta, di orgogliosa memoria rinascimentale, identità magmatica che non si abbandona a rimpianto e rassegnazione, ma che cerca e crea spaccature in superficie per poter affiorare e irrompere.
Ma Padova è Padova. È il luogo d’origine, la radice, la stazione d’arrivo da cui partire, l’inconsapevole teatro d’incontri e scontri, il denominatore comune.
Berlino è Berlino.
Berlino oggi è il nucleo pulsante dell’arte contemporanea in Europa.
Il crogiuolo dove si fondono interculturalità e collaborazione.
Città ancora curiosa ed accogliente che non vincola il lavoro degli artisti con sterili pretese da “mainstream” ma che è capace di cogliere, valorizzandola, l’originalità del pensiero individuale offrendosi come spazio libero d’incontro e dibattito.
Berlino è una meta feconda, il luogo-spazio poetico, terreno neutro relativo che incoraggia e sostiene la sperimentazione.
CATALOGO DISPONIBILE DA SETTEMBRE
a cura di
Giulia Belloni
Bruno Bertuzzi
Martin Reiter
Russell Radzinski
info.contaminazioni@yahoo.it
a cura di
Giulia Belloni
Bruno Bertuzzi
Martin Reiter
Russell Radzinski
info.contaminazioni@yahoo.it